top of page

Extrasistoli ventricolari: cosa sono, quando preoccuparsi e cosa fare


Le extrasistoli ventricolari sono una delle cause più frequenti di consulto cardiologico. Spesso generano ansia nel paziente perché vengono percepite come un “battito saltato” o un colpo improvviso al petto.


Nella maggior parte dei casi sonobenigne, ma è importante saperequando vanno approfondite.

Cosa sono le extrasistoli ventricolari

Le extrasistoli ventricolari sono battiti cardiaci prematuri che originano dai ventricoli, cioè dalle camere inferiori del cuore.


Interrompono temporaneamente il normale ritmo cardiaco e sono spesso seguite da una breve pausa, responsabile della sensazione di battito più forte successivo.

Dal punto di vista elettrocardiografico si manifestano con un complesso QRS largo e prematuro, non preceduto da onda P.

Come si manifestano

Molte persone non avvertono alcun sintomo. Quando presenti, i disturbi più comuni sono:

  • sensazione di “vuoto” o pausa nel battito

  • colpo improvviso al torace

  • palpitazioni

  • ansia associata alla percezione del battito

I sintomi possono aumentare in condizioni di:

  • stress emotivo

  • affaticamento

  • consumo eccessivo di caffeina, alcol o stimolanti

  • scarso riposo notturno

Sono pericolose?

Nella maggior parte dei casi, soprattutto in persone senza cardiopatia strutturale, le extrasistoli ventricolari sono benigne e non pericolose.

Tuttavia, possono richiedere approfondimenti quando:

  • sono molto frequenti

  • compaiono durante lo sforzo

  • sono associate a sincope o presincope

  • sono presenti in pazienti con cardiopatia nota

  • compaiono per la prima volta in età avanzata

In questi casi è fondamentale una valutazione cardiologica mirata.

Quali esami servono

La valutazione si basa su:

  • Visita cardiologica accurata

  • Elettrocardiogramma (ECG) a riposo

  • Holter ECG 24–48 ore per quantificare la frequenza delle extrasistoli

  • Ecocardiogramma, se indicato, per valutare la struttura e la funzione cardiaca

Solo integrando questi dati è possibile stabilire il reale significato clinico delle extrasistoli.

Come si trattano

Nella maggior parte dei casi non è necessaria alcuna terapia farmacologica.


Il trattamento, quando indicato, dipende da:

  • sintomi

  • numero di extrasistoli

  • presenza o meno di cardiopatia

Le principali strategie includono:

  • correzione dello stile di vita (sonno, stress, stimolanti)

  • trattamento di eventuali cause sottostanti

  • terapia farmacologica solo in casi selezionati

Messaggio per il paziente

Le extrasistoli ventricolari non vanno ignorate, ma nemmeno temute in modo eccessivo.


Una corretta valutazione cardiologica permette di:

  • escludere patologie importanti

  • ridurre l’ansia

  • impostare il giusto follow-up

Se avverti palpitazioni o irregolarità del battito, rivolgiti al tuo cardiologo di fiducia per una valutazione personalizzata.



ree

 
 
 

Commenti


POST RECENTI
CERCA PER TAG
ARCHIVIO

© 2025 Dr. Alessandro Durante, cardiologo

Iscritto all'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano al n. 41321

Comunicazione inviata all'Ordine dei Medici in data 11/08/2014

bottom of page