Extrasistoli ventricolari: cosa sono, quando preoccuparsi e cosa fare
- durantealessandro
- 6 ore fa
- Tempo di lettura: 2 min
Le extrasistoli ventricolari sono una delle cause più frequenti di consulto cardiologico. Spesso generano ansia nel paziente perché vengono percepite come un “battito saltato” o un colpo improvviso al petto.
Nella maggior parte dei casi sonobenigne, ma è importante saperequando vanno approfondite.
Cosa sono le extrasistoli ventricolari
Le extrasistoli ventricolari sono battiti cardiaci prematuri che originano dai ventricoli, cioè dalle camere inferiori del cuore.
Interrompono temporaneamente il normale ritmo cardiaco e sono spesso seguite da una breve pausa, responsabile della sensazione di battito più forte successivo.
Dal punto di vista elettrocardiografico si manifestano con un complesso QRS largo e prematuro, non preceduto da onda P.
Come si manifestano
Molte persone non avvertono alcun sintomo. Quando presenti, i disturbi più comuni sono:
sensazione di “vuoto” o pausa nel battito
colpo improvviso al torace
palpitazioni
ansia associata alla percezione del battito
I sintomi possono aumentare in condizioni di:
stress emotivo
affaticamento
consumo eccessivo di caffeina, alcol o stimolanti
scarso riposo notturno
Sono pericolose?
Nella maggior parte dei casi, soprattutto in persone senza cardiopatia strutturale, le extrasistoli ventricolari sono benigne e non pericolose.
Tuttavia, possono richiedere approfondimenti quando:
sono molto frequenti
compaiono durante lo sforzo
sono associate a sincope o presincope
sono presenti in pazienti con cardiopatia nota
compaiono per la prima volta in età avanzata
In questi casi è fondamentale una valutazione cardiologica mirata.
Quali esami servono
La valutazione si basa su:
Visita cardiologica accurata
Elettrocardiogramma (ECG) a riposo
Holter ECG 24–48 ore per quantificare la frequenza delle extrasistoli
Ecocardiogramma, se indicato, per valutare la struttura e la funzione cardiaca
Solo integrando questi dati è possibile stabilire il reale significato clinico delle extrasistoli.
Come si trattano
Nella maggior parte dei casi non è necessaria alcuna terapia farmacologica.
Il trattamento, quando indicato, dipende da:
sintomi
numero di extrasistoli
presenza o meno di cardiopatia
Le principali strategie includono:
correzione dello stile di vita (sonno, stress, stimolanti)
trattamento di eventuali cause sottostanti
terapia farmacologica solo in casi selezionati
Messaggio per il paziente
Le extrasistoli ventricolari non vanno ignorate, ma nemmeno temute in modo eccessivo.
Una corretta valutazione cardiologica permette di:
escludere patologie importanti
ridurre l’ansia
impostare il giusto follow-up
Se avverti palpitazioni o irregolarità del battito, rivolgiti al tuo cardiologo di fiducia per una valutazione personalizzata.





















Commenti