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Approcci non farmacologici per ridurre la pressione arteriosa

Perché lo stile di vita è fondamentale

La pressione arteriosa è influenzata da molti fattori legati allo stile di vita. Anche quando è necessario assumere farmaci, intervenire su questi aspetti permette di potenziare l’effetto della terapia, ridurre i valori pressori e proteggere cuore, cervello e reni nel lungo periodo.

Di seguito trovi una panoramica delle strategie non farmacologiche più efficaci e supportate dalle evidenze scientifiche.

1. Riduzione del sale nella dieta

  • Limitare il consumo di sale aiuta significativamente ad abbassare la pressione.

  • L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia meno di 5 g di sale al giorno (circa un cucchiaino).

  • Suggerimenti pratici:

    • Ridurre l’uso del sale durante la cottura.

    • Preferire alimenti freschi rispetto ai prodotti confezionati ricchi di sodio.

    • Insaporire con spezie, erbe aromatiche, limone o aceto.

2. Alimentazione equilibrata: la dieta “DASH”

La dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension) è uno dei modelli alimentari più efficaci contro l’ipertensione. Prevede:

  • Più frutta e verdura

  • Cereali integrali

  • Legumi e frutta secca

  • Pesce e carni magre

  • Riduzione dei grassi saturi e degli zuccheri

Questo stile alimentare favorisce un miglior controllo pressorio e supporta la salute cardiovascolare complessiva.

3. Attività fisica regolare

Muoversi regolarmente contribuisce a ridurre i valori pressori e a migliorare la funzionalità del cuore.

  • 150 minuti a settimana di attività aerobica moderata (come camminata veloce)

  • O 75 minuti di attività intensa

  • Allenamenti di forza 2 volte a settimana

Anche piccole abitudini quotidiane, come usare le scale o fare brevi passeggiate, sono utili.

4. Riduzione del peso corporeo (se in eccesso)

Per chi è in sovrappeso, anche una perdita modesta di peso può aiutare ad abbassare la pressione.


Ridurre il grasso addominale è particolarmente importante per migliorare il profilo cardiovascolare.

5. Limitare l’alcol

Un consumo eccessivo di alcol può aumentare la pressione.


Linee generali di moderazione:

  • Fino a 1 bicchiere al giorno per le donne

  • Fino a 2 bicchieri al giorno per gli uomini

Chi ha già ipertensione dovrebbe considerare di ridurne ulteriormente l’assunzione.

6. Smettere di fumare

Il fumo provoca un aumento immediato della pressione e danneggia direttamente i vasi sanguigni.


Smettere di fumare è uno dei passi più importanti per proteggere cuore e arterie.

7. Gestione dello stress

Lo stress cronico può contribuire all’ipertensione. Strategie utili sono:

  • Tecniche di respirazione lenta

  • Meditazione o mindfulness

  • Attività che favoriscono il rilassamento (es. passeggiate, yoga, hobby)

  • Una buona qualità del sonno

8. Monitoraggio domiciliare della pressione

Misurare periodicamente la pressione a casa aiuta a:

  • Valutare l’efficacia delle modifiche dello stile di vita

  • Identificare eventuali oscillazioni

  • Fornire al cardiologo dati più accurati rispetto alle sole misurazioni in ambulatorio

È importante seguire correttamente le istruzioni di misurazione: posizione seduta, riposo di 5 minuti, bracciale adeguato, più misurazioni nell’arco della settimana.

Quando gli interventi sullo stile di vita non bastano

Gli approcci non farmacologici sono fondamentali e, in alcuni casi, possono essere sufficienti da soli. Tuttavia, se la pressione rimane alta, può essere necessario introdurre una terapia farmacologica. La scelta deve sempre essere personalizzata in base alla storia clinica e ai fattori di rischio di ciascun paziente.

Conclusione

Modificare lo stile di vita rappresenta il primo passo per controllare la pressione arteriosa e proteggere la salute del cuore. Anche piccoli cambiamenti, mantenuti nel tempo, possono fare una grande differenza. Per un piano personalizzato, è sempre consigliata una valutazione specialistica.



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© 2025 Dr. Alessandro Durante, cardiologo

Iscritto all'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano al n. 41321

Comunicazione inviata all'Ordine dei Medici in data 11/08/2014

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