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Fumo di sigaretta e rischio cardiovascolare

Fumo di sigaretta e rischio cardiovascolare

Il fumo di sigaretta è uno dei più importanti e pericolosi fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. Non esiste una quantità “sicura”: anche poche sigarette al giorno aumentano significativamente la possibilità di sviluppare infarto, ictus e patologie delle arterie.

Perché il fumo fa male al cuore e ai vasi sanguigni

Il fumo contiene migliaia di sostanze tossiche. Le principali responsabili del danno cardiovascolare sono:

  • Nicotina – aumenta la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, favorendo stress per il cuore.

  • Monossido di carbonio (CO) – riduce l’ossigeno nel sangue, costringendo il cuore a lavorare di più.

  • Sostanze ossidanti e particolato – danneggiano la parete interna delle arterie, favorendo l’aterosclerosi.

Questi meccanismi portano nel tempo a un progressivo danno vascolare.

Quali malattie cardiovascolari sono associate al fumo?

1. Infarto del miocardio

Il fumo accelera la formazione di placche nelle coronarie e aumenta la tendenza alla formazione di coaguli. I fumatori hanno un rischio di infarto circa 2–4 volte maggiore rispetto ai non fumatori.

2. Ictus

Le sostanze nocive del fumo danneggiano i vasi cerebrali, aumentando il rischio di ictus ischemico ed emorragico. Il rischio è quasi raddoppiato nei fumatori abituali.

3. Malattia delle arterie periferiche

Il fumo restringe e infiamma le arterie delle gambe, causando dolore durante il cammino (claudicatio). È uno dei fattori di rischio più forti per questa condizione.

4. Aneurisma dell’aorta

Il fumo indebolisce la parete dell’aorta e favorisce la formazione di aneurismi, che possono rompersi improvvisamente con conseguenze gravissime.

Il rischio aumenta anche con il fumo “non tradizionale”?

Sì. Sebbene alcuni prodotti possano sembrare “meno dannosi”, non sono innocui.

  • Sigarette elettroniche: riducono alcune sostanze tossiche ma mantengono la nicotina, che ha effetti diretti sul sistema cardiovascolare.

  • Riscaldatori di tabacco: generano meno fumo, ma rilasciano comunque sostanze irritanti e ossidanti.

  • Fumo passivo: aumenta in modo significativo il rischio cardiovascolare anche per chi non fuma.

Smettere di fumare: quando arrivano i benefici?

Buone notizie: il cuore inizia a migliorare fin da subito.

  • After 24 ore: si riduce il monossido di carbonio nel sangue.

  • Dopo 2–12 settimane: migliorano la circolazione e la funzione polmonare.

  • Dopo 1 anno: il rischio di infarto si dimezza.

  • Dopo 5 anni: il rischio di ictus si avvicina a quello dei non fumatori.

  • Dopo 10-15 anni: il rischio cardiovascolare complessivo si avvicina a quello di chi non ha mai fumato.

Come posso aiutarti a smettere?

Come cardiologo, posso accompagnarti in un percorso personalizzato che può includere:

  • Valutazione del rischio cardiovascolare.

  • Consigli pratici per gestire la dipendenza.

  • Terapie sostitutive alla nicotina o farmaci specifici (quando indicati).

  • Supporto continuo per prevenire le ricadute.

Smettere di fumare è il regalo più grande che puoi fare al tuo cuore.


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© 2025 Dr. Alessandro Durante, cardiologo

Iscritto all'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano al n. 41321

Comunicazione inviata all'Ordine dei Medici in data 11/08/2014

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