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Coronarografia

Coronarografia (Angiografia Coronarica)

La coronarografia è un esame diagnostico che permette di visualizzare in modo dettagliato le arterie coronarie, i vasi che portano sangue e ossigeno al cuore.
Viene eseguita quando si sospetta la presenza di restrizioni o ostruzioni (causate, ad esempio, dalla malattia coronarica) che possono provocare dolore al petto (angina), affanno, infarto o alterazioni degli esami cardiologici.

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Come viene eseguita

  • L’esame viene svolto in sala di emodinamica in regime sterile, generalmente in anestesia locale.

  • Il medico inserisce un sottile catetere (un piccolo tubicino) attraverso un’arteria del polso (radiale) o dell’inguine (femorale).

  • Il catetere viene guidato delicatamente fino al cuore.

  • Una volta arrivato alle coronarie, viene iniettato un mezzo di contrasto che consente di visualizzare i vasi tramite raggi X.

  • Le immagini ottenute permettono al cardiologo di identificare eventuali restringimenti (stenosi) o occlusioni.

  • L’esame dura in media 20 minuti ed è solitamente indolore; il paziente rimane sveglio e monitorato per tutto il tempo.

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Se durante la procedura viene riscontrata un’ostruzione significativa, in molti casi è possibile trattarla subito con un’angioplastica coronarica e impianto di stent, evitando un secondo intervento.

Esami aggiuntivi durante la coronarografia

 

Per ottenere informazioni ancora più precise, in alcuni casi possono essere eseguiti esami intracoronarici avanzati:

-FFR (Fractional Flow Reserve)
Mira a misurare l’impatto funzionale di una stenosi, cioè se il restringimento limita davvero il flusso di sangue al cuore. Questo aiuta a decidere se è necessario trattare l’arteria con uno stent.

-IVUS (Intravascular Ultrasound – Ecografia Intracoronarica)
Utilizza ultrasuoni dall’interno del vaso per studiare la parete dell’arteria, l’ampiezza reale della stenosi e le caratteristiche della placca aterosclerotica.

-OCT (Optical Coherence Tomography)
È un esame simile all’IVUS ma utilizza luce infrarossa ad altissima risoluzione, consentendo immagini estremamente dettagliate dell’interno dell’arteria. È utile per valutare la placca, ottimizzare il risultato di uno stent e ridurre il rischio di complicanze.

 

Dopo l’esame

  • Il paziente rimane in osservazione per alcune ore.

  • Se l’accesso è radiale (polso), la ripresa è molto rapida.

  • In genere la dimissione avviene in giornata o il mattino successivo.

  • La maggior parte delle persone può riprendere le normali attività in 24–48 ore, seguendo le indicazioni mediche.

© 2025 Dr. Alessandro Durante, cardiologo

Iscritto all'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano al n. 41321

Comunicazione inviata all'Ordine dei Medici in data 11/08/2014

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