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Scompenso Cardiaco

Lo scompenso cardiaco (o insufficienza cardiaca) è una condizione in cui il cuore non riesce a pompare sangue a sufficienza per soddisfare le necessità dell’organismo.
Non significa che il cuore “si è fermato”, ma che è indebolito o funziona in modo inefficiente.

 

👉 È una delle patologie cardiache più diffuse e in aumento, soprattutto con l’avanzare dell’età.

 

✅ Cosa succede nello scompenso cardiaco?

Se il cuore non pompa bene, il sangue può “ristagnare” nei polmoni e negli arti, causando:

  • fiato corto

  • gonfiore a gambe e caviglie

  • aumento di peso per ritenzione di liquidi

  • stanchezza marcata

 

Lo scompenso può essere cronico (si sviluppa gradualmente) o acuto (improvviso e richiede intervento urgente).

 

🩺 Sintomi principali dello scompenso cardiaco

I sintomi possono variare, ma i più frequenti sono:

  • Fiato corto, soprattutto durante sforzi o quando ci si sdraia

  • Stanchezza e affaticamento precoce

  • Gonfiore di piedi, caviglie o addome (edemi)

  • Aumento di peso inatteso nell’arco di pochi giorni

  • Tosse notturna o respiro sibilante

  • Battito cardiaco accelerato o irregolare

 

➡️ Se noti un aumento improvviso di peso (> 2 kg in 3 giorni), contatta il cardiologo: potrebbe essere ritenzione di liquidi.

 

🔍 Perché si sviluppa lo scompenso cardiaco? (Cause principali)

Le cause più comuni sono:

  • Infarto miocardico (danneggia il muscolo cardiaco)

  • Ipertensione arteriosa non controllata

  • Cardiomiopatie

  • Malattie delle valvole cardiache

  • Aritmie, come fibrillazione atriale

  • Diabete, sovrappeso, apnea notturna

In alcuni casi la causa può essere genetica.

 

🔧 Tipologie di scompenso cardiaco

Lo scompenso può riguardare:

  • Il ventricolo sinistro (il più comune)

  • Il ventricolo destro

  • Entrambi

 

Può essere classificato in:

  • Scompenso a frazione di eiezione ridotta (il cuore pompa poco)

  • Scompenso a frazione di eiezione preservata (il cuore è rigido e si riempie poco)

Il cardiologo lo valuterà con esami specifici.

 

🩺 Come si fa la diagnosi?

Esami utili:

  • Ecocardiogramma (esame fondamentale per valutare la funzione del cuore)

  • Elettrocardiogramma (ECG)

  • Esami del sangue (BNP/NT-proBNP)

  • Radiografia del torace

  • Holter cardiaco / test da sforzo, se indicato

 

💊 Come si cura lo scompenso cardiaco?

Il trattamento ha tre obiettivi principali:

  1. Migliorare i sintomi

  2. Ridurre i ricoveri

  3. Aumentare l’aspettativa di vita

Terapia farmacologica

I farmaci principali sono:

  • ACE-inibitori / sartani

  • Beta-bloccanti

  • Diuretici (per eliminare i liquidi in eccesso)

  • SGLT2-inibitori (terapia innovativa, efficace anche senza diabete)

  • Antagonisti dei recettori dei mineralcorticoidi (MRA)

In casi selezionati:

  • Sacubitril/valsartan (potenzia la funzione cardiaca)

  • Anticoagulanti, se c’è fibrillazione atriale

Terapie interventistiche / avanzate

In alcune situazioni possono essere indicati:

  • PMK / ICD o CRT (pacemaker e defibrillatori per migliorare il ritmo)

  • Riparazione o sostituzione valvolare

  • Trapianto cardiaco (nei casi avanzati)

 

❤️ Cosa può fare il paziente ogni giorno?

La gestione dello scompenso si fa insieme, cardiologo + paziente.

Abitudini importanti:

  • Pesarsi tutti i giorni, alla stessa ora

  • Limitare il sale

  • Monitorare la pressione

  • Ridurre o evitare alcol e fumo

  • Fare attività fisica adattata (riabilitazione cardiologica)

“Il sale trattiene acqua e peggiora lo scompenso”: usare erbe e spezie al posto del sale.

 

🧠 FAQ — Domande frequenti

Posso fare attività fisica?
Sì, ma dev’essere adatta. La riabilitazione cardiologica è molto utile.

La malattia guarisce?
Si può migliorare molto con terapia corretta e stili di vita sani, ma va monitorata.

Il peso può aumentare anche senza mangiare di più?
Sì: può essere ritenzione di liquidi.

Lo scompenso cardiaco è una malattia cronica, ma oggi abbiamo terapie efficaci.

Riconoscerlo presto, seguirne il trattamento e adottare abitudini corrette significa vivere meglio e più a lungo.

© 2025 Dr. Alessandro Durante, cardiologo

Iscritto all'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano al n. 41321

Comunicazione inviata all'Ordine dei Medici in data 11/08/2014

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