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Infarto

L’infarto miocardico, comunemente chiamato infarto, si verifica quando una o più arterie coronarie si ostruiscono improvvisamente, impedendo al sangue di portare ossigeno al cuore.
Senza ossigeno, il muscolo cardiaco inizia a soffrire e può danneggiarsi in modo permanente.

Il tempo è fondamentale: più velocemente si riapre l’arteria occlusa, maggiori sono le possibilità di salvare il cuore.

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Perché si verifica un infarto?

La causa più frequente è l’aterosclerosi: un processo in cui colesterolo e grassi si accumulano sulle pareti delle arterie formando le cosiddette placche.

Se una placca si rompe, si può formare un coagulo (trombo) che blocca improvvisamente il flusso di sangue al cuore.

Cause meno comuni includono:

  • Spasmo coronarico (restringimento improvviso dell’arteria)

  • Dissezione coronarica spontanea (SCAD), più frequente in donne e giovani

  • Embolia (un coagulo proveniente da un’altra parte del corpo)

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Quali sono i sintomi dell’infarto?

I sintomi classici includono:

  • Dolore o senso di oppressione al petto, che può irradiarsi a braccio sinistro, spalla, collo, mascella o schiena

  • Fiato corto (dispnea)

  • Sudorazione fredda

  • Nausea o vomito

  • Sensazione di svenimento o debolezza improvvisa

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🚨 Se si sospetta un infarto, bisogna chiamare immediatamente il 112/118. Non aspettare!

Attenzione:

Alcune persone possono avere sintomi atipici o più sfumati, soprattutto:

  • donne

  • persone anziane

  • pazienti con diabete

In questi casi può comparire:

  • stanchezza improvvisa

  • difficoltà a respirare senza dolore toracico

  • fastidio simile a un’indigestione

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Non tutti gli infarti sono uguali: le principali tipologie

1. STEMI (Infarto con sopraslivellamento del tratto ST)

  • L’arteria coronaria è completamente chiusa

  • È la forma più grave e richiede un intervento immediato

  • L’obiettivo è riaprire l’arteria entro 90 minuti dal primo contatto medico

2. NSTEMI (Infarto senza sopraslivellamento del tratto ST)

  • L’arteria è parzialmente ostruita

  • Il danno c’è, ma di solito meno esteso rispetto allo STEMI

  • Il trattamento è urgente ma la tempistica dipende dal rischio clinico

3. MINOCA (Infarto senza ostruzione significativa delle coronarie)

  • Non causato da placche o trombi classici

  • Può derivare da spasmo, problemi del microcircolo o dissezione arteriosa

  • Più frequente nelle donne giovani

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Come si cura l’infarto?

L’obiettivo è ripristinare il flusso di sangue al cuore il prima possibile.

âš¡ Terapie in emergenza

  • Angioplastica coronarica (PCI)
    Un catetere viene inserito in un’arteria, l’occlusione viene riaperta con un palloncino e spesso si posiziona uno stent (una piccola “retina” che mantiene l’arteria aperta).

  • Trombolisi (farmaci fibrinolitici)
    Farmaci endovenosi che sciolgono il coagulo (usati se l’angioplastica non è subito disponibile).

💊 Terapia farmacologica dopo l’infarto

Per prevenire nuove ostruzioni e proteggere il cuore vengono prescritti:

  • Antiaggreganti (per rendere il sangue meno “appiccicoso”)

  • Statine (abbassano il colesterolo e stabilizzano le placche)

  • Beta-bloccanti (riducono il lavoro del cuore)

  • ACE-inibitori/sartani (proteggono il cuore e le arterie)

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Come prevenire un nuovo infarto?

Intervenendo sui fattori di rischio:

  • Controllare pressione arteriosa, glicemia e colesterolo

  • Smettere di fumare

  • Seguire una dieta mediterranea

  • Fare attività fisica regolare

  • Mantenere un peso adeguato

  • Ridurre lo stress e curare il sonno

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L’infarto è una emergenza medica grave, ma oggi curabile ed evitabile con diagnosi rapida, terapie adeguate e corretti stili di vita.

© 2025 Dr. Alessandro Durante, cardiologo

Iscritto all'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano al n. 41321

Comunicazione inviata all'Ordine dei Medici in data 11/08/2014

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