Dott. Alessandro Durante
Medico Chirurgo - Specialista in Cardiologia
Ipertensione
L’ipertensione arteriosa (pressione alta) è una delle più comuni condizioni mediche al mondo e rappresenta uno dei principali fattori di rischio per malattie cardiovascolari. In Italia, 1 adulto su 3 ne soffre, ma quasi la metà non lo sa, perché spesso non provoca alcun sintomo. Per questo è chiamata anche “il killer silenzioso”.
Avere la pressione alta significa che il cuore lavora costantemente sotto sforzo per pompare il sangue nelle arterie: nel tempo questo può causare danni progressivi a organi vitali come cuore, cervello, reni e occhi.
Quali sono i valori normali di pressione?
Ottimale: < 120 mmHg e < 80 mmHg
Normale: 120–129 e 80–84
Normale-alta: 130–139 e 85–89
Ipertensione ≥ 140≥ 90
La diagnosi non si basa su una singola misurazione,
ma su valori ripetuti nel tempo, preferibilmente
confermati con monitoraggio domiciliare o Holter
pressorio delle 24 ore.
Perché nasce l’ipertensione?
Nel 90–95% dei casi non esiste una singola causa
(si parla di ipertensione essenziale), ma piuttosto un
insieme di fattori che interagiscono:
Non modificabili
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Familiarità (genitori o fratelli ipertesi)
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Età (più frequente > 50 anni)
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Genetica
Modificabili
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Alimentazione ricca di sale e povera di potassio
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Sovrappeso e obesità
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Sedentarietà
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Fumo
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Alcol in eccesso
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Stress cronico e cattiva qualità del sonno
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Alcune malattie (renali, ormonali, apnee notturne)
Quali sintomi può dare?
Molto spesso nessuno. Quando presenti, possono essere aspecifici:
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Mal di testa, soprattutto al mattino
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Senso di stanchezza o confusione
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Vertigini
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Ronzii alle orecchie (acufeni)
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Palpitazioni
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Disturbi della vista
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Epistassi (sangue dal naso, raro)
Assenza di sintomi non significa assenza di rischio: l’unico modo per saperlo è misurare la pressione.
Perché è importante curarla?
Se non controllata, l’ipertensione può portare a:
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Infarto
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Ictus
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Scompenso cardiaco
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Insufficienza renale
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Aneurismi
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Danni alla retina e calo della vista
Ridurre la pressione arteriosa significa ridurre in modo significativo queste complicanze: anche un calo di 5–10 mmHgpuò fare una grossa differenza nella protezione cardiovascolare.
🩺 Come si fa la diagnosi?
Oltre alla misurazione ripetuta in ambulatorio, possono essere utili:
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Holter pressorio 24 ore
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Misurazioni domiciliari
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Esami del sangue e delle urine
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Elettrocardiogramma ed ecocardiogramma
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Valutazione di altri fattori di rischio (colesterolo, glicemia, stile di vita)
Come si cura l’ipertensione?
1. Stile di vita (fondamentale per tutti, sempre)
I cambiamenti quotidiani possono abbassare significativamente la pressione:
Ridurre il sale (< 5 g/die)- 5 mmHg
Perdere 5–10% del peso se in eccesso- 5/20 mmHg
Attività fisica regolare (150 min/settimana)- 4/9 mmHg
Dieta mediterranea ricca di frutta/verdura- 8/14 mmHg
Ridurre alcol (max 1 bicchiere/die per la donna, 2 per l’uomo)- 2/4 mmHg
Smettere di fumareenorme beneficio cardiovascolare
Migliorare il sonno e gestire lo stresseffetti positivi globali
Terapia farmacologica (quando necessaria)
Quando lo stile di vita non è sufficiente, utilizziamo farmaci efficaci, sicuri e personalizzati. Tra i più usati:
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ACE-inibitori o Sartani
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Calcio-antagonisti
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Diuretici
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Beta-bloccanti
La terapia non va interrotta o modificata autonomamente: l’ipertensione è una condizione cronica e il beneficio si ha solo con costanza.
Come misurare correttamente la pressione a casa
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Siediti 5 minuti prima della misurazione
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Evita caffè, sigaretta, sforzi nei 30 minuti precedenti
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Braccio appoggiato, all’altezza del cuore, gambe non accavallate
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Effettua 2–3 misurazioni a 1 minuto di distanza e annota la media
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Misura al mattino e alla sera per 3–7 giorni
Porta sempre il tuo diario pressorio alle visite mediche.
Quando consultare subito un medico o il 112?
Se compaiono:
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Dolore toracico
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Difficoltà a parlare o a muovere un braccio
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Asimmetria del volto
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Perdita di forza improvvisa
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Svenimento o grave mancanza di fiato
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Pressione > 180/120 mmHg con sintomi
Domande frequenti dei pazienti
-“Se mi sento bene, posso sospendere la terapia?”
No. La terapia serve a proteggere nel lungo termine, non a migliorare sintomi immediati.
-“Il caffè alza la pressione?”
No, non è la causa dell’ipertensione cronica.
-“I farmaci danno dipendenza?”
No. Non creano dipendenza, ma devono essere assunti con continuità.
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L’ipertensione è una condizione molto comune, ma anche curabile e controllabile. Con diagnosi precoce, abitudini sane e terapia personalizzata, è possibile prevenire le complicanze e vivere una vita lunga e attiva.
Prendersi cura della propria pressione oggi significa proteggere il cuore, il cervello e l’intero organismo per il futuro.
