LCZ686 efficace nello scompenso cardiaco – nuove analisi contro ipotetici placebo
E’ stata recentemente pubblicata una interessante analisi su LCZ696 sull’importante rivista European Heart Journal che ha analizzato gli effetti di LCZ696 rispetto a placebo con dei dati ricavati da trial del passato. Questa analisi ha mostrato che la strategia combinata di inibizione dei recettori dell’angiotensina e della neprilisina porta ad una riduzione della mortalità globale, della mortalità per cause cardiovascolari e dei ricoveri per scompenso cardiaco; dato ulteriore a favore di LCZ696, questi benefici sono stati ottenuti aggiungendo questo farmaco ad una terapia di base che già comprendeva betabloccanti e antagonisti dei recettori dei mineralcorticoidi. In questo studio sono stati utilizzati i dati dello studio Studies Of Left Ventricular Dysfunction (SOLVD-T) come confronto di un ACE-inibitore a placebo e dello studio Candesartan in Heart failure: Assessment of Reduction in Mortality and morbidity-Alternative trial (CHARM-Alternative) come confronto di un sartano a placebo. L’hazard ratio (HR) di LCZ696 verso un ipotetico placebo è stato stimato tramite il prodotto dell’HR di LCZ696 vs. enalapril (controllo attivo) e quello di un controllo attivo storico (enalapril o candesartan) vs placebo. Rispetto all’endpoint primario composito dello studio PARADIGM-HF (morte cardiovascolare o ospedalizzazione per scompenso cardiaco), la riduzione drelativa di rischio con LCZ696 verso un ipotetico placebo dallo studio SOLVD-T era del 43% (95%CI 34-50%; P < 0.0001) con effetti simili sulla morte cardiovascolare (34%, 21-44%; P < 0.0001) e sulle ospedalizzazioni per scompenso cardiaco (49%, 39-58%; P < 0.0001). Per quanto riguarda la mortalità globale la riduzione rispetto ad un ipotetico placebo era del 28% (95%CI 15-39%; P < 0.0001). Analisi basate sullo studio CHARM-Alternative hanno portato ad una riduzione del rischio relativo del 39% (95%CI 27-48%; P < 0.0001) per l’endpoint composito primario, del 32% (95%CI 16-45%; P < 0.0001) per la morte cardiovascolare, del 46% (33-56%; P < 0.0001) per le ospedalizzazioni per scompenso cardiaco e del 26% (95%CI 11-39%; P < 0.0001) per la mortalità globale. Questa interessante analisi porta ulteriori dati a favore di LCZ696, nuova interessante molecola inibitore della neprilisina / recettore dell’angiotensina. I dati dello studio PARADIGM-HF, recentemente pubblicati sul New England Journal of Medicine, avevano mostrato la superiorità di LCZ696 rispetto a enalapril nei pazienti con scompenso cardiaco in termini di outcome. Questo studio ha analizzato l’effetto della stessa molecola in confronto a placebo, ipotizzando dei placebo ricavati da studi passati in cui i pazienti ricevevano comunque la terapia ottimale. Questi dati supportano ulteriormente l’utilità e i benefici ottenibili con LCZ696, in attesa di ulteriori studi e di una eventuale immissione nella pratica clinica. Dott. Alessandro Durante U.O. Cardiologia Ospedale Valduce, Como durante.alessandro@gmail.com John McMurray, Milton Packer, Akshay Desai, Jianjian Gong, Nicola Greenlaw, Martin Lefkowitz, Adel Rizkala, et al. A putative placebo analysis of the effects of LCZ696 on clinical outcomes in heart failure. Eur Heart J. 2014 Nov 21. pii: ehu455. [Epub ahead of print]E’ stata recentemente pubblicata una interessante analisi su LCZ696 sull’importante rivista European Heart Journal che ha analizzato gli effetti di LCZ696 rispetto a placebo con dei dati ricavati da trial del passato. Questa analisi ha mostrato che la strategia combinata di inibizione dei recettori dell’angiotensina e della neprilisina porta ad una riduzione della mortalità globale, della mortalità per cause cardiovascolari e dei ricoveri per scompenso cardiaco; dato ulteriore a favore di LCZ696, questi benefici sono stati ottenuti aggiungendo questo farmaco ad una terapia di base che già comprendeva betabloccanti e antagonisti dei recettori dei mineralcorticoidi. In questo studio sono stati utilizzati i dati dello studio Studies Of Left Ventricular Dysfunction (SOLVD-T) come confronto di un ACE-inibitore a placebo e dello studio Candesartan in Heart failure: Assessment of Reduction in Mortality and morbidity-Alternative trial (CHARM-Alternative) come confronto di un sartano a placebo. L’hazard ratio (HR) di LCZ696 verso un ipotetico placebo è stato stimato tramite il prodotto dell’HR di LCZ696 vs. enalapril (controllo attivo) e quello di un controllo attivo storico (enalapril o candesartan) vs placebo. Rispetto all’endpoint primario composito dello studio PARADIGM-HF (morte cardiovascolare o ospedalizzazione per scompenso cardiaco), la riduzione drelativa di rischio con LCZ696 verso un ipotetico placebo dallo studio SOLVD-T era del 43% (95%CI 34-50%; P < 0.0001) con effetti simili sulla morte cardiovascolare (34%, 21-44%; P < 0.0001) e sulle ospedalizzazioni per scompenso cardiaco (49%, 39-58%; P < 0.0001). Per quanto riguarda la mortalità globale la riduzione rispetto ad un ipotetico placebo era del 28% (95%CI 15-39%; P < 0.0001). Analisi basate sullo studio CHARM-Alternative hanno portato ad una riduzione del rischio relativo del 39% (95%CI 27-48%; P < 0.0001) per l’endpoint composito primario, del 32% (95%CI 16-45%; P < 0.0001) per la morte cardiovascolare, del 46% (33-56%; P < 0.0001) per le ospedalizzazioni per scompenso cardiaco e del 26% (95%CI 11-39%; P < 0.0001) per la mortalità globale. Questa interessante analisi porta ulteriori dati a favore di LCZ696, nuova interessante molecola inibitore della neprilisina / recettore dell’angiotensina. I dati dello studio PARADIGM-HF, recentemente pubblicati sul New England Journal of Medicine, avevano mostrato la superiorità di LCZ696 rispetto a enalapril nei pazienti con scompenso cardiaco in termini di outcome. Questo studio ha analizzato l’effetto della stessa molecola in confronto a placebo, ipotizzando dei placebo ricavati da studi passati in cui i pazienti ricevevano comunque la terapia ottimale. Questi dati supportano ulteriormente l’utilità e i benefici ottenibili con LCZ696, in attesa di ulteriori studi e di una eventuale immissione nella pratica clinica. John McMurray, Milton Packer, Akshay Desai, Jianjian Gong, Nicola Greenlaw, Martin Lefkowitz, Adel Rizkala, et al. A putative placebo analysis of the effects of LCZ696 on clinical outcomes in heart failure. Eur Heart J. 2014 Nov 21. pii: ehu455. [Epub ahead of print]
