Nuovi anticoagulanti efficaci e sicuri nel tromboembolismo venoso
E’ stata recentemente pubblicata sul European Journal of Vascular and Endovascular Surgery una metaanalisi sull’uso dei nuovi anticoaglunati orali (NAO) nel tromboembolismo venoso (VTE) che ha mostrato come questi farmaci siano non solo efficaci ma anche più sicuri rispetto ai classici anticogulanti orali (TAO) in termini di sanguinamenti, e quindi portando il loro uso ad un netto beneficio clinico. Questo studio ha effettuato una metaanalisi sistematica della letteratura sui NAO nella VTE analizzando i database Medline, Embase e Cochrane, e analizzando i dati dei trial clinici randomizzati controllati che comparassero questi farmaci con la TAO. Sono stati individuati 10 studi clinici randomizzati con una bassa probabilità di bias per un totale di circa 38000 pazienti. In sei trial i NAO avevano una efficacia simile alla TAO nel prevenire le ricorrenze di VTE sintomatica (RR 0.89, 95% CI 0.75-1.05), ma con una minore incidenza di sanguinamenti maggiori (1.08% vs. 1.73% for VKAs, RR 0.63, 95% CI 0.51-0.77), con un benefico clinico significativo in favore dei NAO (RR 0.79, 95% CI 0.70-0.90). Sanguinamenti fatali si sono verificati meno frequentemente con i NAO (0.09% vs. 0.18% con TAO), una differenza che ha quasi raggiunto la significatività statistica (RR 0.51, 95% CI 0.26-1.01). In tre trial di prevenzione secondaria i NAO hanno ridotto l’incidenza delle ricorrenze di VTE al 1.32% vs. 7.24% con placebo, RR 0.17, 95% CI 0.12-0.24, l’incidenza di embolia polmonare fatale (comprese le morti non spiegate) al 0.1% (vs. 0.29% per il placebo, RR 0.37, 95% CI 0.10-1.38) a discapito di un aumento dei sanguinamenti non maggiori ma clinicamente significativi (4.3% vs. 1.8% per il placebo, RR 2.32, 95% CI 1.65-3.35), ma non dei sanguinamenti maggiori. La mortalità per tutte le cause era del 0.41% con i NAO (vs. 0.86% con il placebo, RR 0.38, 95% CI 0.18-0.79). Era evidente un beneficio clinico a favore dei NAO (RR 0.21, 95% CI 0.15-0.29), e il numero di pazienti da trattare per avere un evento in meno era di 18. Classicamente il trattamento e la prevenzione secondaria della VTE sono stati effettuati con l’utilizzo della TAO. L’avvento dei NAO ha portato all’esecuzione di diversi studi sull’argomento sia di confronto tra NAO e placebo che di confronto tra TAO e NAO. Questa interessante meta-analisi fa il riassunto di ciò che è presente in letteratura sino ad oggi, prendendo peraltro in considerazione i grandi trial clinici che come noto sono ad oggi considerati la più affidabile fonte di dati scientifici. I dati che appaiono da questa meta-analisi mostrano come i NAO abbiano oltre ad una efficacia che è almeno comparabile a quella della classica TAO, un profilo di sicurezza migliore. Questo dato porta quindi ad un beneficio clinico a favore dei NAO. A ciò va aggiunta la maggior manegevolezza per il paziente della terapia con i NAO, che non necessitano di dosaggio periodico della coagulazione, rispetto alla classica TAO che richiede invece una valutazione periodica dell’INR. I vantaggi evidenziati dai NAO nel contesto della VTE sono in sostanza simili a quelli evidenziati nella fibrillazione atriale non valvolare, con dati di efficacia almeno pari a quelli della TAO ma con un miglior profilo di sicurezza. Kakkos SK, Kirkilesis GI, Tsolakis IA. Efficacy and Safety of the New Oral Anticoagulants Dabigatran, Rivaroxaban, Apixaban, and Edoxaban in the Treatment and Secondary Prevention of Venous Thromboembolism: A Systematic Review and Meta-analysis of Phase III Trials. Eur J Vasc Endovasc Surg. 2014 Jun 17. pii: S1078-5884(14)00248-2. doi: 10.1016/j.ejvs.2014.05.001. [Epub ahead of print]