

Apixaban meglio di aspirina nei pazienti in cui ha fallito la TAO
Sono stati recentemente pubblicati sull’European Heart Journal nuovi dati relativi allo studio AVERROES, il trial randomizzato che ha valutato il ruolo del nuovo anticoagulante orale Apixaban nei pazienti con fibrillazione atriale (FA) non valvolare. Questa nuova analisi dei dati dello studio AVERROES mostra l’efficacia e la sicurezza di apixaban rispetto all’aspirina nei pazienti con FA che hanno fatto un tentativo poi fallito di terapia con gli anticogulanti orali inibitori

Nuovi anticoagulanti efficaci e sicuri nel tromboembolismo venoso
E’ stata recentemente pubblicata sul European Journal of Vascular and Endovascular Surgery una metaanalisi sull’uso dei nuovi anticoaglunati orali (NAO) nel tromboembolismo venoso (VTE) che ha mostrato come questi farmaci siano non solo efficaci ma anche più sicuri rispetto ai classici anticogulanti orali (TAO) in termini di sanguinamenti, e quindi portando il loro uso ad un netto beneficio clinico.
Questo studio ha effettuato una metaanalisi sistematica della letteratura s


Rosuvastatina riduce le ospedalizzazioni per scompenso cardiaco
È stata recentemente pubblicata sull’importante rivista JACC Heart Failure una analisi retrospettiva sui dati dello studio CORONA (Controlled Rosuvastatin Multinational Trial in Heart Failure). Questa analisi ha dimostrato che l’utilizzo di rosuvastatina in pazienti affetti da scompenso cardiaco (HF) riduce il rischio di ospedalizzazioni per scompenso cardiaco (HFH) di una proporzione relativa del 15-20%, che si traduce in una riduzione di 76 ricoveri in meno per 1000 pazient


Betabloccanti riducono la mortalità nella angina cronica stabile
È recentemente stato pubblicato su Heart, importante rivista in ambito cardiologico, uno studio retrospettivo i cui risultati hanno mostrato come l’utilizzo di betabloccanti in pazienti con coronaropatia stabile sia associato ad una riduzione delle mortalità. Questo studio si inserisce in una pratica clinica in cui spesso i betabloccanti sono prescritti in pazienti con coronaropatia stabile benchè i benefici maggiori siano stati sino ad ora ottenuti nel post-infarto. In quest