

Clopidogrel efficace nei pazienti con sindrome coronarica acuta trattati conservativamente
L’utilizzo di clopidogrel in pazienti con infarto miocardico senza sopralivellamento del tratto ST (NSTEMI) o con angina instabile (UA) trattati conservativamente (con terapia medica) è associato a un minor rischio di morte e di re-infarto, con un beneficio maggiormente evidente nei pazienti NSTEMI. Questi dati derivano da uno studio retrospettivo che è stato recentemente pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology. Questo studio aveva lo scopo di valutare l’


Prasugrel riduce gli eventi nelle sindromi coronariche acute
È in fase di pubblicazione sulla rivista European Heart Journal Acute Cardiovascular Care uno studio basato su una revisione dei dati riguardanti l’utlizzo di prasugrel in pazienti con sindromi coronariche acute senza sopralivellamento del tratto ST (NSTE-ACS) nello studio TRial to assess Improvement in Therapeutic Outcomes by optimizing platelet inhibitioN with prasugrel Thrombolysis In Myocardial Infarction 38 (TRITON-TIMI 38). Questo studio ha mostrato che l’utilizzo di pr


Aspirina migliora l'outcome nello scompenso cardiaco
L’utilizzo di basse dosi di aspirina potrebbe avere un ruolo nella prevenzione secondaria di eventi in pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico. È questo il risultato principale di una analisi retrospettiva recentemente effettuata e pubblicata sull’importante rivista Circulation Heart Failure.
Come detto questi dati sono stati ottenuti da una analisi retrospettiva di una coorte di pazienti che hanno partecipato ad un programma di trattamento dello scompenso cardiaco c

Primi dati sul nuovo pacemaker senza "cavi"
Sono appena stati pubblicati i dati sul nuovo pacemaker Nanostim, ossia un dispositivo che viene impiantato completamente per via percutanea e non prevede l'utilizzo di "cavi". Questo pacemaker dovrebbe ridurre l'incidenza di complicanze legate all'impianto ed il rischio di infezioni del dispositivo. Lo sviluppo di questo pacemaker ha richiesto molti anni di ricerca e dopo essersi dimostrato sicuro ed efficace in modelli sperimentali finalmente è entrato nell'utilizzo clinico


Resincronizzazione cardiaca migliora la sopravvivenza anche nello scompenso paucisintomatico
Sono stati recentemente pubblicati sull'importante rivista New England Journal of Medicine nuovi dati relativi allo studio MADIT-CRT. Questo studio aveva già mostrato come l'utilizzo di un pacemaker biventricolare + defibrillatore (CRT-D) riducesse gli eventi clinici di scompenso nei pazienti con disfunzione ventricolare sinistra, blocco di branca sinistra e scompenso cardiaco paucisintomatico. I nuovi dati riportat in questo paper mostrano un significativo iglioramento della


Ranolazina protegge dal danno cardiaco da chemioterapici?
È stato recentemente pubblicato sull’European Journal of Heart Failure un lavoro sperimentale di un gruppo italiano che ha mostrato un potenziale nuovo uso della ranolazina. Questo studio, effettuato su un modello murino, ha mostrato infatti come la ranolazina possa proteggere dal danno cardiaco indotto sperimentalmente con la doxorubicina. Interessante inoltre che questa riduzione del danno indotto sia accompagnata da una riduzione dello stress ossidativo, a suggerire come i